Di idee condivise e buone prassi. L’apporto pedagogico all’interno delle questioni sociali.

26 Settembre 2016 - di Alessia Dulbecco

Quello che si è appena concluso è stato un weekend stimolante ed impegnativo.

Se è vero che il sapere pedagogico, per sua natura, può abbracciare molti settori fornendo nuovi angoli di parallasse dai quali osservare nuovi e vecchi fenomeni sociali, è anche vero che spesso queste intenzioni non si realizzano, vuoi per l’ostruzionismo che spesso si genera attorno alla pedagogia, vuoi per gli eventi di bassa qualità (in molti casi presentati come “l’evento dell’anno”!!!) che affollano questa scienza.

Venerdì e sabato, invece, posso dire di aver partecipato ad eventi di grande spessore. Vorrei definirli momenti di idee condivise e buone prassi.

Venerdì si è svolta la presentazione, per la prima volta sul territorio fiorentino, del pluripremiato libro scritto dall’Avv.  Alessia Sorgato, Giù le mani dalle donne.

Si è trattato di un momento di approfondimento che ha saputo intrecciare i temi della prevenzione – a carattere prettamente pedagogico – con quelli della difesa che interviene quando cioè l’episodio violento si è già verificato, tipico dell’impianto legale. Insieme abbiamo cercato di rendere chiari gli aspetti tecnici, propri del diritto, per arrivare a capire dove intervenire e in quali modalità. E’ stato davvero piacevole poter dar vita ad un dibattito (con la grande partecipazione del pubblico) con una professionista autentica e, ciò nonostante, autentica, semplice, diretta e simpatica.

 

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Sabato, invece, è stata la volta di Educare alle Differenze, una giornata intera di laboratori, seminari, approfondimenti dedicati al ruolo della pedagogia e, quindi, dell’educazione) intorno alle questioni di genere, al femminismo  e alle libertà dei singol*.

I laboratori si sono rivelati una bella occasione per conoscere altri professionist* e per trovare nuovi stimoli, nuovi elementi da introdurre nelle attività che conduco, come libera professionista e all’interno del Cav.

Durante la giornata ho avuto modo di assistere all’intervento di Graziella Priulla che ha ripreso il punto focale, introdotto in mattinata dal comitato di Scosse: serve una nuova presa di coscienza attorno a queste tematiche perché bambini/e vengono socializzati/e al genere e noi adult*, spesso, lo ignoriamo. Serve riconoscere il peso del linguaggio e il peso delle parole. Serve, in definitiva, riconoscere il peso della violenza simbolica. 

L’occasione, inoltre, mi ha dato la possibilità di conoscere dal vivo il team di Pasionaria.it, sito che vi consiglio caldamente di frequentare e per il quale ho avuto l’onore di scrivere qualche pezzo. Il loro laboratorio, dedicato al femminismo intersezionale mi ha dato modo di riflettere maggiormente su quelle forme violente nei confronti dell’altr* che spesso poniamo in essere in assoluta buona fede o senza nemmeno pensarci.

Le rassegne sono sempre l’occasione di conoscere nuove case editrici e di acquisire nuovi strumenti di lavoro..la prossima settimana dedicherò questo spazio proprio ad un gioco – scoperto allo stand di una casa editrice della bassa reggiana, presente all’evento – che ho trovato davvero interessante. Un gioco di carte per narrare storie. La grande particolarità? essere adatto ad un pubblico vastissimo: bimb*, adolescent*, adult* e anzian* possono usarlo con grande semplicità!! Vi ho un po’ incuriosito?? Appuntamento allora a lunedì prossimo 🙂

Nel frattempo vi lascio qualche foto della giornata di sabato!

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